"Se uno resta, resti per costruire, non per demolire", dice il senatore dem. Una domanda novecentesca, e le difficoltà lungo la strada da seguire

C’è il leader m5s Giuseppe Conte che imperversa, nel bailamme delle inchieste baresi e nel day after dello strappo sulle primarie locali (le primarie non si fanno, ha detto Conte giovedì, e venerdì, cioè ieri, ha rincarato la dose con un “avevo anche avvertito Elly Schlein”). E quando la segretaria del Pd reagisce, domandandosi se per caso Conte non vuol far vincere le destre, l’ex premier spara ancora, intervistato da La7: “Schlein è offensiva, se non ritirano le accuse di slealtà diventerà sempre più difficile lavorare con il Pd”. Parla così, Conte, sventolando ogni tre per due la parola “legalità” e trasformandola in oggetto contundente, tanto che, da Italia Viva, l’altro ex premier Matteo Renzi gli chiede perché allora resti in giunta con Michele Emiliano (con un assessore a Cinque stelle). Intanto, nel Pd, ci si ritrova con un dilemma da sbrogliare e con l’urgenza di procedere verso le amministrative senza perdere voti, credito e voce.

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Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.

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La Puglia può essere ancora il laboratorio di un accordo tra Pd e M5s. Parla Verini

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06.04.2024

"Se uno resta, resti per costruire, non per demolire", dice il senatore dem. Una domanda novecentesca, e le difficoltà lungo la strada da seguire

C’è il leader m5s Giuseppe Conte che imperversa, nel bailamme delle inchieste baresi e nel day after dello strappo sulle primarie locali (le primarie non si fanno, ha detto Conte giovedì, e venerdì, cioè ieri, ha rincarato la dose con un “avevo anche avvertito Elly Schlein”). E quando la segretaria del Pd reagisce, domandandosi se per caso........

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