Così il Garante della privacy s'è trasformato in una buca di video porno
L'Autorità per il trattamento dei dati personali dal 2021 monitora i contenuti che potrebbero essere oggetto di "revenge porn". Ma poi si limita a comunicare i codici alle piattaforme, senza alcun obbligo di riscontro
Immaginate una riunione dell’Autorità Garante della privacy........© Il Foglio
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