L’obiettivo teorico del blocco nella Striscia e di quello in esilio è lo stesso, ma le strategie pratiche su come non uscire perdenti dalla guerra sono molto diverse

Antony Blinken è stato accolto a Ramallah da una protesta. Tra i cartelli tenuti in mano dai manifestanti ne svettava uno con scritto il suo nome stampato sotto a una fila di triangoli rossi rovesciati, che sono il segno di riconoscimento della propaganda di Hamas. Secondo le fonti di Sky News Arabia, la discussione tra il segretario di stato americano e Abu Mazen sul futuro di Gaza e i passi da compiere per la costruzione di uno stato indipendente si è rivelata complicata: “Con toni tesi e litigi”. Anche il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha scritto nella sua bozza di piano per il dopoguerra (avversata dai ministri dell’estrema destra) che dovrà essere un civile palestinese a governare la Striscia nel futuro, ma gli israeliani non vogliono che sia Abu Mazen. Non si fidano del leader di Fatah e della Cisgiordania, che parla con Blinken mentre tratta spartizioni di potere con Hamas. Il gruppo terrorista è spaccato in due tra l’ala dei leader dentro la Striscia – il capo politico Yahya Sinwar e quello militare Mohammed Deif – e l’ala degli esiliati in Qatar, in Turchia, in Siria e in Libano. La prima ha bisogno della seconda soprattutto per trovare finanziamenti, per tenere i rapporti con gli alleati nella regione e per negoziare la liberazione di detenuti palestinesi con Israele; ma diffida dei colleghi che abitano all’estero perché dipendono troppo dai loro ospiti-protettori e preferiscono il lusso alla vita rischiosa da terroristi combattenti.

Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo

QOSHE - Hamas diviso: oltranzisti nei tunnel e trasformisti a intrallazzare - Cecilia Sala
menu_open
Columnists Actual . Favourites . Archive
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close
Aa Aa Aa
- A +

Hamas diviso: oltranzisti nei tunnel e trasformisti a intrallazzare

6 0
10.01.2024

L’obiettivo teorico del blocco nella Striscia e di quello in esilio è lo stesso, ma le strategie pratiche su come non uscire perdenti dalla guerra sono molto diverse

Antony Blinken è stato accolto a Ramallah da una protesta. Tra i cartelli tenuti in mano dai manifestanti ne svettava uno con scritto il suo nome stampato sotto a una fila di triangoli rossi rovesciati, che sono il segno di riconoscimento della propaganda di Hamas. Secondo le fonti........

© Il Foglio


Get it on Google Play