Le riserve russe non verranno toccate, per la gioia di Putin: aggredire il patrimonio pari ad oltre 200 miliardi di euro avrebbe posto l’Ue sullo stesso livello di Mosca, che in questi anni di guerra ha calpestato il diritto internazionale
I margini di manovra dell’Unione europea per mettere mano agli asset russi presenti in Belgio e in altri Paesi del Vecchio continente sono apparsi molto limitati nel momento in cui si è presentata l’esigenza di utilizzarli per sostenere l’Ucraina. Aggredire il patrimonio della Russia del valore di oltre 200 miliardi di euro avrebbe posto l’Ue sullo stesso livello di Mosca, che in questi anni di guerra ha calpestato il diritto internazionale.
Ha, dunque, prevalso il «buonsenso» nell’ultimo Consiglio europeo, come ha sottolineato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al termine del vertice dei 27. È stata data priorità alle questioni giuridiche, che hanno prevalso su quelle politiche anche se non sono mancate posizioni contrastanti. In favore dell’Ucraina verranno erogati 90 miliardi di euro per il biennio 2026-2027. La formula è quella di un prestito dell’Ue con bond raccolti sui mercati e garantito dal margine di manovra del bilancio della stessa Unione europea.
Nella nota delle conclusioni del Consiglio europeo si fa chiarezza sull’eurobond con le rassicurazioni per i Paesi meno ostili verso la Russia: «Attraverso la cooperazione rafforzata, con l’articolo 20 del Trattato........





















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