CELANO. Un viaggio tra le grandi voci femminili che spazia da Mina a Mia Martini, da Alice a Giuni Russo, rivisitando in chiave pop-rock grandi classici di Nina Simone, Gloria Gaynor e molte altre. E poi gli immancabili canti natalizi per rendere l'atmosfera magica. Silvia Mezzanotte, storica voce dei Matia Bazar, arriva a Celano e porta in scena le signore della musica italiana e internazionale.

“Le mie regine” ha fatto il giro dello Stivale e questa sera, martedì 26 dicembre, a partire dalle 21.30, approda all'auditorium “Enrico Fermi”, a ingresso libero, nell’ambito del cartellone natalizio del Comune di Celano.

«Il concerto è un viaggio nella storia della musica italiana e internazionale durante il quale io canto le più belle canzoni delle più grandi cantanti italiane e non», racconta la 56enne cantante bolognese, «si tratta di brani importanti che nel corso della mia vita mi hanno aiutato a essere quella che sono. Essendo questo un periodo magico abbiamo voluto arricchire la scaletta con dei brani natalizi della tradizione».

La platea dell’auditorium si troverà ad ascoltare l’inconfondibile voce di Silvia Mezzanotte interpretare brani di Mina, Ornella Vanoni, Anna Oxa, Patty Pravo, con nuovi arrangiamenti, ma sempre con identica forza. Un «grande patrimonio artistico» che la cantante ha voluto riproporre in un percorso tutto in rosa e carico di emotività.

Con la Mezzanotte sul palco i musicisti Pino De Fazio al pianoforte, Luca Cantelli al contrabbasso e Claudio Bonora alla batteria. «Sono tutte artiste che hanno vissuto storie complicate ma hanno avuto un grande successo sul palcoscenico e hanno dimenticato spesso il loro passato», prosegue la cantante sempre entusiasta di proporre al pubblico questo spettacolo, «sono la mia fonte di ispirazione, sono i miei modelli che non mi abbandonano mai. Se penso alle artiste che onorerò sul palcoscenico grazie allo spettacolo “Le mie regine” penso a diverse fasi della mia vita perché ognuna di loro mi ha aiutato a crescere, a vincere la timidezza e soprattutto a diventare quello che sono ora. Tengo molto a ognuna di loro e a quello che hanno rappresentato e rappresentano ancora oggi per me».