L'anno zero della scuola nella provincia di Bolzano
La retorica domanda sul perché si consentano in Alto Adige misure in contrasto con i principi regolativi del sistema scolastico italiano e europeo è rimasta sospesa, ed ora arriva un ennesimo "pacchetto", modalità molto apprezzata in questa provincia. Anche perché i "pacchetti" sono dei contenitori normativi: una cornice, in cui altro si può via via aggiungere nel tempo. E infatti, per la prossima primavera già sono preannunciate altre novità. Tra le misure in questo momento più discusse figura l’introduzione di un test di accertamento della conoscenza del tedesco ai bambini già a partire dai quattro anni, per l'iscrizione alle scuole d'infanzia. L’obiettivo dichiarato è individuare eventuali difficoltà linguistiche in età prescolare, cosa peraltro non inconsueta, verrebbe da osservare, a prescindere dalla lingua abitualmente parlata, a quell’età. Sono previsti anche corsi obbligatori per colmare le eventuali lacune emerse nel corso dell’esame, mentre per i genitori che ignoreranno le indicazioni delle autorità scolastiche si ipotizzano sanzioni. Quali sanzioni, non è ancora dato sapere. Ma appunto, in base alle regole dei pacchetti nulla è casuale: si tratta del resto di null'altro che il seguito di quanto già approvato circa due anni fa, quando si sono decisi gli accertamenti obbligatori sulla conoscenza della lingua tedesca per i bambini di sei anni, non solo, ma anche per entrambi i genitori. Parallelamente, si è introdotto nelle scuole di ogni ordine e grado anche un sistema di valutazione autonomo e diverso da quello nazionale, che prevede unicamente i voti dal quattro al dieci, tutt’ora in vigore. In parallelo, in Alto Adige si intende ancora aumentare il personale educativo nelle scuole con una presenza significativa di bambini non germanofoni. Non si contempla nelle recenti misure di aumentare anche il personale nelle scuole in lingua italiana, dove ovviamente tutti gli "italiani", ma anche gli "stranieri", si iscriveranno, evidentemente in sovrannumero rispetto ai posti attualmente disponibili.
Alcune delle novità ieri proposte dal partito dominante, la SVP, Südtiroler Volkspartei, richiederanno modifiche legislative anche a livello nazionale, come quella dell’introduzione di un “anno zero”, una sorta di........





















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