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Aborto, il Parlamento europeo apre uno squarcio di luce

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19.12.2025

Il Parlamento europeo, che ha appena approvato una risoluzione non vincolante sull’accesso all’aborto sicuro e legale, ci regala uno squarcio di luce vera. Grazie a una spettacolare e ostinata iniziativa di democrazia partecipata dell’organizzazione “My Voice, My Choice”, il Parlamento ha messo nero su bianco le difficoltà che ancora troppe donne incontrano in diversi Paesi dell’Ue, a causa di ostacoli normativi e pratici.

La risoluzione sollecita gli Stati membri ad adeguare le proprie leggi agli standard internazionali sui diritti umani, ma non solo: chiede di vagliare l’istituzione di un meccanismo finanziario volontario, sostenuto da fondi Ue, per i Paesi membri che intendano garantire l’accesso all’IVG a chi non vede rispettato questo diritto. Altro punto rilevante è la richiesta per un cambio passo dell’Unione sulla tutela della salute e dei diritti sessuali e riproduttivi. Si esprime preoccupazione per quello che è chiaramente - e oggettivamente - un arretramento dei diritti inviolabili delle donne in Europa e nel mondo.
Tutte cose che le associazioni femministe ripetono da decenni. L’’iniziativa ‘My Voice, My Choice: for safe and accessibile abortion” che ha raccolto 1.124.513 dichiarazioni di sostegno, ha con sé un segnale politico importante: il potere non è solo nelle mani di chi governa, ma di ognuno di noi. Questa azione di attivismo civile, diventata firme, audizione pubblica e ora risoluzione, restituisce ossigeno alla partecipazione democratica europea.

In Italia, cosa vuol dire oggi parlare di aborto sicuro? Vuol dire andare a tentoni, come sempre. Tra i dati che si possono trovare in una pagina dedicata dell’Istituto Superiore di Sanità balzano agli occhi due cose: la percentuale di obiettori (63,4% dei ginecologi, 40,5% degli anestesisti e 32,8% del personale non medico) ed il fatto che 347 tra ospedali pubblici, consultori e cliniche private nelle quali è possibile abortire, 45 praticano solo l’IVG chirurgica. Altro che scelta. Eccezione virtuosa l'Ospedale Maggiore di Bologna, dove l’aborto farmacologico è stato utilizzato nel 99,8% dei casi. Dal sito risulta chiaro come la disponibilità delle strutture sia a macchia di leopardo. Questa fotografia impietosa spiega la richiesta delle attiviste europee che annoverano l’Italia tra i Paesi maggiormente deficitari nell’esercizio........

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