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Esteri Relazioni internazionali e conflitti: l'errata visione ripolarizzante

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30.01.2024

È una tendenza quasi irresistibile quella di guardare alle tante, troppe crisi in atto nel mondo come alle tessere di un singolo puzzle che si sta ricomponendo, per leggerle in modo unitario. Si tratta invece di una visione profondamente sbagliata, che sta portando l’Occidente a percepire il sistema internazionale come ripolarizzato, ritornando ai comodi schemi mentali della guerra fredda, quando tutto il mondo era diviso in due sole parti: da un lato, noi – i buoni –, dall’altro, l’oppressivo blocco comunista.

Muovendo da questa prospettiva, si parla spesso di un confronto globale fra democrazie contro sistemi dittatoriali, come se tutti gli Stati liberali fossero alleati nell’impedire l’affermazione di un sistema coeso di autocrazie. E così, in questa narrativa si lega l’aggressione russa all’Ucraina all’attacco di Hamas del 7 ottobre o le minacce cinesi a Taiwan al cosiddetto “asse della resistenza” creato dall’Iran, che ha ora colpito direttamente e pericolosamente le forze militari statunitensi dislocate fra Siria e Giordania. E a cui bisogna aggiungere i periodici ritorni degli attentati jihadisti, che hanno in questi giorni di nuovo preso........

© Avvenire


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