Analisi Che fine hanno fatto i caschi blu (di cui il mondo ha più che mai bisogno)
Il Papa con i caschi blu in uno scatto del 2016 - Ansa
A un certo punto per le strade di Goma, in quel crocevia di traffici, interessi e violenza che è la provincia congolese del Nord Kivu, paradossalmente non sapevi più se guardarti le spalle dalle milizie o dai caschi blu. A qualche chilometro di distanza i militari congolesi sparavano sugli uomini dell’M23, banda armata con agganci nel confinante Ruanda. E in città, al continuo passaggio delle camionette della missione Onu potevi solo sperare: armi in pugno, quegli uomini arrivati dall’Egitto e dalla Cina, dal Ghana e dal Guatemala, sembravano i più tesi di tutti. In quei giorni, una base di rifornimento della loro missione, la Monusco, veniva assaltata dalla popolazione locale, con 15 vittime, tra cui anche tre caschi blu. Protestavano, i manifestanti, contro l’inefficienza della più costosa e impegnativa missione Onu di peacekeeping - 18mila uomini tra cui 12mila soldati -, in un mix di frustrazione e rabbia contro chi, in due decenni di intervento sul campo, non era stato in grado di ridurre le violenze.
Nei giorni in cui si discute di nuovi finanziamenti alla Nato, altre domande si affacciano sulle prospettive delle........
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