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Volti di speranza La prima confessione che mi ha fatto diventare prete

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28.08.2024

Un giovane Maurizio Patriciello, prima di diventare sacerdote - .

Il discorso si fa serio. Prete? Possibile che il Signore mi voglia prete? E perché, allora, non mi ha acciuffato negli anni della mia prima giovinezza? Perché non mi ha impedito di girare a lungo a vuoto? Che cos’è la vocazione? Non so per gli altri, ma per quanto mi riguarda penso che sia qualcosa di molto simile a quando ti becchi una cotta per una persona e inizia quel tempo, per certi aspetti anomalo, che va sotto il nome di innamoramento. Tutto gira attorno a lei: i pensieri, i programmi, le attese, gli umori, le risate, le serate. Tutto dipende da lei: la gioia, l’ansia, l’ insonnia, i sogni, le vacanze. Un tempo strano, quello dell’innamoramento, possiamo dire quasi patologico, ma necessario. Un tempo provvisorio. Guai se non dovesse esserci, guai se dovesse protrarsi più del dovuto. Un tempo di mezzo. Propedeutico. Un tempo da tenere sotto osservazione. Il tempo della gravidanza che precede il parto. È l’amore la spiaggia dove dovrà andare serenamente ad approdare. È l’amore il sentimento bello, pacato, maturo, sereno, destinato a durare nel tempo e a portare frutti. Se l’innamoramento è la........

© Avvenire


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