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Se il senso civico si ribella Il tesoretto infame e l’ingiusta umiliazione

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23.12.2023

La notizia ci arriva come una picconata in testa; peggio, come una pugnalata al cuore. Il senso civico che ci abita si ribella, non ne vuol sapere di ritirarsi a vita privata; la sete di giustizia ci consuma, e non da ieri. C'è qualcosa in noi, oggi, che barcolla, arranca, chiede aiuto. Quando davanti all'ingiustizia palese, beffarda, non puoi fare niente perché il codice non te lo permette, il diritto ti dà torto pur sapendo che hai ragione. Quando lo stato democratico e civile rimane vittima di se stesso. Quando il cinismo la fa da padrone, verrebbe da dire: basta, basta, non ne vale la pena; è meglio, una volta per tutte, liberarsi dalle vane illusioni e mettersi in riga. Se accadesse però sarebbe come rinunciare alla pelle che ti porti addosso. Allora non resta che lanciare un ultimo, angoscioso grido... Ma che succede? Ricordate il dramma Terra dei fuochi? Ricordate la campagna martellante che “Avvenire” combattè con noi e per noi contro tutto e tutti? Ricordate le piccole vittorie ottenute grazie all'impegno dei volontari - cari, cari volontari, grazie di tutto, siete il sale di questa nostra terra insipida, la bonifica di questo territorio avvelenato, il balsamo che........

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