La storia La casa di Antonietta che ha perdonato chi le distrusse la vita
Antonietta cara, quanto ancora lunga e tortuosa è la strada del calvario che stai salendo? Quanto fiele contiene ancora la coppa alla quale sei stata costretta a bere? La tua storia ci sconvolse. Ridotta in fin di vita da tuo marito, uscendo dal coma profondo, ti guardavi attorno spaesata. La tua mente era immersa in un alone di nebbia fitta che ti impediva di capire. Lentamente i ricordi riaffiorarono. Luigi ti aveva colpito con diversi colpi di pistola. Lui, il carabiniere che avrebbe dovuto tutelare te e le vostre bambine, aveva tentato di ucciderti. Non ci riuscì, ma non se ne accorse. E corse a casa, la vostra casa, il nido che vi aveva visti felici tante volte. La casa dove Alessia e Martina, le vostre figlie, erano cresciute. La casa, che assisterà, impotente, alla loro morte violenta. Papà, il loro papà, il babbuccio che le bambine adorano, con inaudita freddezza, le ucciderà. Ho sempre sperato che non si siano accorte di ciò che stava accadendo. Che fossero passate dalla vita alla morte nel sonno. Alla fine, Luigi, punta l’arma contro se stesso. Una strage. Una inaudita, inutile, orribile........
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