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L'intervento Contro la droga servono la repressione. E i maestri elementari

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01.06.2024

Al bar per un caffè. Mi avvicina, si presenta, è un giovane professionista. Si congratula, ma ha da farmi un’osservazione. «Ho ascoltato - dice in una sua intervista, qualcosa che non mi trova d'accordo. Lei ha detto che "il problema vero del commercio della droga sono i drogati"».
E argomenta il proprio disappunto cui, grosso modo, si può essere d'accordo. Occorrono lo Stato, le comunità terapeutiche, le risorse, la repressione, la rieducazione. Tutto giusto. Rimane il fatto che se non ci fosse la richiesta, la merce rimarrebbe invenduta. Ma, è questo, un tasto doloroso sul quale poca gente ha voglia di schiacciare il dito. Forse perché la domanda, affrontata con onestà, ci porterebbe a riflettere sulla questione esistenziale dei nostri giovani e meno giovani; forse perché tanti genitori e nonni si ritroverebbero a dover prendere atto di avere eluso il problema per troppo tempo. Forse perché verrebbero a galla pigrizie e peccati di omissione. Non lo so. So che il mercato funziona così: a nessuno conviene investire su un prodotto che, nonostante la pubblicità, rimanga nei depositi. Essendo il consumo di droghe........

© Avvenire


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