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L'appello Spari contro un impianto di benzina. «Ragazzi fate un passo indietro»

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10.07.2024

Il video dei due giovani che sparano all’impazzata contro un distributore di carburanti a Caivano è spaventoso. Poteva essere una strage. Il solo pensiero che un bambino potesse finire sotto i colpi di quella mitraglietta maledetta mi toglie il respiro. Prima di ogni altra considerazione di ordine sociale, politico, è doveroso per tutti porci le domande vere, quelle che ci fanno male: «Chi sono queste nuove leve? Quanti anni hanno? Di chi sono figli? Hanno studiato? Possibile che tutti: famiglie, amici, parrocchie, scuole, mondo dello sport, servizi sociali, politica locale, regionale e nazionale, non siamo riusciti a far loro capire che la strada intrapresa, è un vicolo cieco che li porterà o in carcere o al camposanto?». Queste radici perverse da dove sono sbucate? E perché non riusciamo a estirparle? Siamo davvero condannati alla rassegnazione? Hanno ragione, dunque, coloro che, incapaci di sperare, non fanno che dire che è inutile ogni tentativo di riportare questa nostra terra a vivere nella legalità? Le estorsioni sono una sciagura. Alle tasse imposte dallo Stato se ne aggiungono altre, con........

© Avvenire


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