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Editoriale Il grande salto nella vita

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15.02.2024

Pitigrilli: «Si nasce incendiari si finisce pompieri». Mentre s’invecchia, dunque, oltre agli anni, si spengono anche gli entusiasmi e gli ideali? Per tanti, inutile negarlo, è così. La vita ci mette con le spalle al muro. Guardata con certi occhiali, la nostra è una battaglia perduta in partenza, e tutti gli accorgimenti per ingannare sé stessi e gli altri, lasciano il tempo che trovano e tanta amarezza. E la Chiesa che ti fa? Anziché accodarsi al carro dei venditori di fumo pur di rimanere a galla, ti ricorda, con spietata schiettezza, che «polvere sei e in polvere tornerai». Ma è proprio vero che il percorso della vita ti porta cinicamente a diventar pompiere? Non penso. Se provassimo, per esempio, a ribaltare le cose, senza avere paura di andare controcorrente? Se questo mondo folle s’illude di risolvere i problemi dilaniando città e creature indifese, tu, cristiano, t’impegnerai a perseguire la pace. Sempre, non solo quando l’altro ha il volto buono e te lo chiede. Papa Francesco, ancora ieri, come già tante altre volte, ci ha chiesto di pregare per «la martoriata Ucraina, la Palestina e Israele che soffrono tanto, a causa della guerra». Facciamolo. Bombardiamo il cielo con le nostre suppliche. Scomodiamo i nostri santi........

© Avvenire


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