Idee Bassa autostima, rigidità, incapacità di confrontarsi: è il “motore” dell’invidia
Secondo l’ultimo studio compiuto tempo fa da alcuni ricercatori dell’Universidad Carlos III di Madrid, pubblicato su “Science Advances”, il 30% della popolazione mondiale soffre di invidia. Papa Francesco ha affrontato più volte il tema di quello che “appare come uno dei vizi più antichi.” Anche gli ultimi due mesi, prima della preghiera mariana dell’Angelus, invitando a prendere come riferimento la Sacra Scrittura laddove l’odio di Caino nei confronti del fratello Abele, di cui non sopportava la felicità, si scatena al punto di ucciderlo. Invece, dice Francesco, «ci fa bene apprezzare le qualità altrui, riconoscerle senza malignità e senza invidie. L’invidia provoca amarezza dentro, perché è amara, rende la vita amara. È un veleno mortale, l’aria si fa pesante, la vita difficile, gli incontri diventano sempre più occasione di inquietudine, di tristezza. Lo sguardo dell’invidioso è basso», ha affermato il Santo Padre, «pare che indaghi in continuazione il suolo, ma in realtà non vede niente, perché la mente è avviluppata da pensieri pieni di cattiveria». Lo stesso Dante nella Divina Commedia rappresenta gli invidiosi con gli occhi cuciti da fili di ferro perché nella vita hanno guardato il loro prossimo con occhio malevolo. Infatti invidia deriva dal latino in – avversativo – e videre: guardare biecamente, di malocchio, guardare male e voler male.
Con l’avvento dei social è diventato facile diffondere, incontrollati, «calunnie contro una persona la cui fortuna all’invidioso sembra un’ingiustizia. Sicuramente» ha detto papa Francesco, «pensa di meritare molto di più lui i successi o la buona sorte dell’altro!». In effetti, sottolineano gli psicologi, è tipico degli invidiosi ripetere spesso: «Tu non hai meritato» questa promozione, una particolare gratificazione, ottimi risultati in campo professionale. Persino vedere due persone felici che si amano scatena in loro perfidia; e “livore sparso”, come lo definisce Dante nel canto XIV del Purgatorio. Generalmente gli invidiosi vogliono schiacciare........
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