La lunga strada per la pace/1 Costruire sulla tregua
La tregua di una settimana tra Israele e Hamas, il rilascio di 110 ostaggi in cambio di prigionieri palestinesi, l’inizio dei soccorsi alla popolazione di Gaza, sono stati una prima luce nel buio che dal 7 ottobre scorso sta inghiottendo questa regione del Medio Oriente da oltre 75 anni senza pace. Pur sapendo che non sarebbe stata la fine della guerra, come ha promesso il governo israeliano da quando ha subito l’attacco più efferato contro la popolazione civile del suo territorio, tutti coloro a cui stanno a cuore le sorti del mondo si sono comunque aggrappati ad una speranza (forse utopia?), quella che il cessate il fuoco e il lavorio diplomatico e umanitario continuassero con successo.
Non ci sono segnali positivi guardando al presente, data la determinazione di continuare a eradicare da Gaza la minaccia di Hamas e le gravi conseguenze sul piano umanitario per la popolazione civile e il timore di una nuova ondata di sfollati. Del resto, ci sono ancora 137 ostaggi nelle mani di Hamas, di cui venti donne e 117 uomini tra cui molti militari, ciò che rende ancora più difficile lo scambio con i prigionieri........
© Avvenire
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