Infanzia I bambini e la guerra: se il mondo distrugge il futuro
Le guerre aperte nel mondo mettono in luce tanti drammi e sofferenze. Tra queste colpiscono particolarmente quelle che toccano i bambini. Innanzitutto, perché la guerra li considera come adulti e toglie loro la specificità dell’infanzia, con tutti i diritti che questa porta con sé. Per la guerra non ci sono bambini, ma solo adulti.
La sofferenza dei bambini in aree di conflitto e di estrema povertà dovrebbe toccarci più di ogni altra. Tanto più che, a parte il dramma della morte (i numeri di bambini morti a Gaza sono catastrofici), subiscono spesso anche quello dell’abuso e del rapimento (pensiamo ai piccoli israeliani abusati e rapiti il 7 ottobre), quello della disabilità (quanti bambini con gli arti vengono amputati o che si ritrovano ciechi dopo un bombardamento sui civili, come abbiamo visto in questi giorni!), quello dello choc post-traumatico, della separazione forzata dai genitori, dell’inedia e della fame … Quanti anni rubati, quanta infanzia cancellata!
E ciò non accade solo nei teatri di guerra che ci sono più familiari, perché illuminati dai media, nel Vicino Oriente o in Ucraina. Ci sono migliaia di minori strappati........
© Avvenire
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