Editoriale Perché il summit sull'Ucraina in Svizzera è un primo passo verso il dialogo
«La vera via di uscita dalla guerra in Ucraina passa attraverso il negoziato», ha dichiarato recentemente monsignor Paul Richard Gallagher, “ministro degli esteri” della Santa Sede, facendo eco alle parole di papa Francesco, ripetute in più occasioni. Ma come giungere alla trattativa? È su questa domanda che finora la comunità internazionale si è arenata e talvolta anche arresa. Non molte risorse diplomatiche sono state utilizzate per fermare il massacro, specie in Europa. Il Papa ha incoraggiato la realizzazione di azioni umanitarie e ha fatto tutto il possibile per tenere aperto un canale: è il senso della missione affidata al cardinale Matteo Zuppi. La Chiesa sa che è necessario preparare il terreno verso l’incontro tra le parti: ha tenuto una porta aperta quando quasi nessuno osava farlo. In altri ambienti si moltiplicano discorsi di contrapposizione e anche di odio, supportati dall’apparente totale mancanza di volontà negoziale, né da parte russa né da quella ucraina.........
© Avvenire
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