Scienza e fede Accostare la luna a Maria e alla Chiesa per capire la fragilità umana
Un particolare dell'Immacolata Concezione di Ludovico Cardi, detto il Cigoli, nella cappella Paolina in Santa Maria Maggiore, a Roma
È l’anno 1100, e in “Las Cantigas de Santa Maria” Alfonso X, sovrano di Castiglia e Leon, rende omaggio a Maria con queste parole: «Rosa delle rose, fiore dei fiori, donna fra le donne, unica signora, luce dei santi e dei cieli via». In Spagna e altrove prende piede la tradizione che rende maggio mese della Vergine Maria. Cinquecento anni dopo, tra il 1609 ed il 1610, Galileo, sempre lui, punta il suo cannocchiale verso il cielo e vede quello che nessuno, prima di lui, aveva visto in quel modo. Lo racconta in una lettera a un amico: «Io mi trovo al presente in Venezia per far stampare alcune osservazioni, le quali col mezo di un mio occhiale ho fatte ne i corpi celesti; e sì come sono d’infinito stupore, così infinitamente rendo grazie a Dio, che si sia compiaciuto di far me solo primo osservatore di cose ammirande e tenute a tutti i secoli occulte».
La realtà è superiore all’idea, nelle cose della vita e nelle cose della fede. Nel 1611 le........
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