Le spirali in corso L'economia recuperi il paradigma cooperativo
In un articolo di qualche giorno fa, su queste colonne, Mauro Magatti ha efficacemente sintetizzato l’impazzimento della comunità globale: il mondo ha abbandonato la logica della cooperazione multilaterale e si è avvitato in una spirale di conflitti sempre più violenti che rischiano di portarci alla catastrofe.
Il vizio dell’ignoranza di legami e interdipendenze è iscritto nella logica del vecchio mainstream economico, paradigma in cui si è a lungo cullata l’illusione che fosse possibile un equilibrio dove ciascuno persegue il proprio interesse, indipendentemente dai vincoli del contesto. In questa visione la concorrenza, gli incentivi e le regole sono decisivi per conciliare desideri individuali e benessere sociale, mentre le virtù, pur apprezzate, sembrano quasi ridondanti.
I mali della società contemporanea sembrano indurre a un ripensamento. Il Nobel Angus Deaton ha scritto recentemente, riferendosi agli economisti, di come abbiano «smesso di parlare di etica, diventando tecnocrati focalizzati sull’efficienza». Aggiunge Deaton, da economista: «Spesso facciamo corrispondere il benessere con il denaro e il consumo, perdendo ciò che conta veramente». Nel........
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