La condanna di Trump e il voto L'impresentabile alla Casa Bianca? Le colpe americane
I giornali Usa il giorno del verdetto su Trump - Reuters
«Io sono innocente. Il procuratore speciale Jack Smith è uno squilibrato e uno psicopatico che mi odia e non dovrebbe essere coinvolto in nessun caso che abbia a che fare con la giustizia, se non investigare Biden, che è – lui sì – un criminale! ». «Il giudice Juan Merchan mi odia. Altrimenti non avrebbe accettato il verdetto di colpevolezza. Io sono un prigioniero politico».
Sono alcune delle tante invettive di Donald Trump, alle quali siamo ormai quasi assuefatti, anche se, ora che ha la palla al piede di una condanna penale, meriterebbe un nuovo soprannome: Donald l’Impresentabile.
Ma sappiamo già che nessuna Stormy Daniels, nessun faldone di documenti riservati trasferiti nottetempo a Mar-a-Lago, nessun concorso esterno nell’insurrezione del 6 gennaio a........
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