Diplomazia Ma che ci fa Orbán in un'Europa di cui non condivide i principi?
Il premier ungherese Victor Orbán - ANSA
Non appena ha fondato il gruppo di estrema destra dei “Patrioti”, Viktor Orbán è volato a Mosca, primo e unico leader occidentale ad avere avuto un abboccamento con Vladimir Putin dal giorno infausto di febbraio dell’invasione dell’Ucraina nel 2022. Mosca, e prima Kiev, e poi Pechino. Una scorreria da globetrotter della diplomazia – solo il segretario di Stato americano Antony Blinken nei suoi infruttuosi e molteplici tentativi di far sedere a un tavolo di trattative Netanyahu e Hamas gli sta alla pari –, che sul piano teorico potrebbe apparire lodevole. Chi si tirerebbe indietro se sapesse di poter ragionare di tregua, di negoziato e alla fine di cessazione delle ostilità e di pace nel martoriato campo di battaglia che oppone la Russia e l’Ucraina? Anche Erdogan di quando in quando ci prova, per non dire dei silenziosi sforzi della Santa Sede.
Ma Orbán? A che titolo sta parlando? Parla come primus inter pares dei “Patrioti”? Parla come presidente di turno del Consiglio........© Avvenire
visit website