Trave portante spezzata La strage di operai a Firenze: responsabilità da ricostruire
A quattro giorni dal tragico crollo che ha interessato la costruzione del supermercato Esselunga a Firenze, quel cantiere appare come la drammatica metafora del lavoro oggi, nel nostro Paese e non solo. Sarà la magistratura, con le indagini e le perizie tecniche, a stabilire ragioni e responsabilità del grave incidente costato la vita a quattro persone mentre una quinta è ancora ufficialmente dispersa e tre sono ferite, una in maniera molto grave.
La causa, in realtà, è evidente: la trave che si è spezzata, ma c’è da stabilire se per un difetto di costruzione del prefabbricato o se per le manovre eseguite nel montaggio o ancora se per altri errori di valutazione nella fase di progettazione. La responsabilità primaria, dunque, andrà cercata in quei tre ambiti.
Sommersi - e solo qualcuno salvato - dalle macerie di cemento, però, sono rimasti 8 operai variamente all’opera in quel momento nel cantiere.
E scavando per estrarli, rimuovendo ancora ieri tonnellate di cemento per individuare il corpo del disperso, emergono via via le loro identità, storie lavorative e personali, finora come celate in un sottoterra: italiani alla vigilia della pensione, altri giovani o di mezza età di origine........
© Avvenire
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