Social card «Non è una ricottina» (e alla vigilia del voto fa grande scena)
Qui su, al Nord, si dice “Piutost’ che nient’ l’è mei piutost’”. E certamente è meglio il “piuttosto” della rinnovata Social card rispetto al niente. Cinquecento euro, per quanto una tantum, rappresentano pur sempre tre spese al supermercato di una famiglia media. Non fanno svoltare, non cambiano i destini, ma risolvono qualche difficoltà dell’ultima settimana. Una buona cosa, insomma, che il Governo ha fatto bene a riproporre per il secondo anno. Gli va dato atto. In realtà, se ne sono dati atto da soli, al Governo, e con non poca enfasi. Perché la card «non è una ricottina», come ha detto il ministro Lollobrigida, «ma un intervento massiccio contro il disagio sociale. L’anno scorso abbiamo avuto dati positivi, quindi abbiamo implementato i fondi, i beneficiari e le risorse per le singole persone che riceveranno la card». Circa 1,3 milioni di famiglie........
© Avvenire
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