menu_open
Columnists
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close
Aa Aa Aa
- A +

Medici, volontari, educatori Eroi quotidiani già dimenticati

3 60
05.12.2023

Passano le generazioni, mutano mentalità, preferenze, abitudini. Ma alcune costanti tutte italiane attraversano il tempo e le stagioni del Paese, indifferenti a epoche e mode. Le iperboli retoriche per definire situazioni e persone fanno parte di questo bagaglio che contribuisce a definirci per ciò che siamo, appassionati della realtà incredibilmente ricca nella quale siamo immersi e della sua narrazione immaginifica. Insieme all’attitudine tutta nostrana di mobilitarci con generosità senza pari quando ci sentiamo incalzati da una qualunque emergenza, questa propensione alle pennellate impressionistiche porta a creare figure come i medici “eroi” durante la pandemia, i volontari “angeli del fango” nelle alluvioni, gli “educatori di frontiera” nelle scuole delle periferie più dimenticate, o i “samaritani della porta accanto” per descrivere il vicinato solidale che soccorre le tante (e crescenti) solitudini delle nostre città.

Questa galleria di superlativi tuttavia non esaurisce affatto la nostra capacità di far fronte alle mutevoli sfide della realtà, perché sembra prescindere dalla paziente tessitura dell’ordinario, dal dovere compiuto lontano da qualunque proscenio. Eppure sembra che di questa ferialità fedele e generativa non ci si accorga pubblicamente fin quando........

© Avvenire


Get it on Google Play