Editoriale Parole rivolte a ciascuno di noi
Nel gesto che tutti abbiamo compiuto in queste ore di sostituire il calendario consunto dell’anno andato in archivio con quello ancora intonso del 2024 c’è un carico simbolico che lascia sempre una sua piccola traccia, da non lasciarci sfuggire. Affidando alla memoria le pagine di un anno ormai compiuto ci consegniamo a un tempo inesplorato che attende di essere riempito dalla nostra capacità di dargli senso, contenuto e direzione, caselle bianche che sembrano interrogarci: cosa ne saprai fare di ciascun giorno che ti è dato come un’opportunità?
Mai come in questo primissimo scorcio di nuovo anno siamo in grado di cogliere il significato di essere responsabili di quel che faremo, o che ometteremo di fare. Ci possiamo sentire protagonisti di scelte e programmi, silenziando per un momento la consapevolezza che non tutto dipenderà da noi, che dovremo accettare compromessi, passi indietro, forse rinunce. Ma perché disilludersi subito, e non sentirci invece capaci di tutto il meglio? È per questo che all’inizio dell’anno si è propensi ad assumere impegni, a desiderare, ideare, sognare persino. Dentro questo spirito, ci sono parole che, ascoltate ora, è come se cadessero su un terreno fertile, risuonando come una fonte di ispirazione per compilare un’ideale agenda per........
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