«La lunga notte delle chiese» Buio e silenzio per rinascere di nuovo. Come Nicodemo
Un'immagine diffusa dalla diocesi di Bolzano per promuovere la "lunga notte delle chiese" 2024
Una chiesa aperta di notte attira naturalmente la curiosità. Una veglia? Un concerto? Una conferenza con il relatore che l’ha tirata per le lunghe? Le parrocchie brulicano di vita a quasi tutte le ore del giorno, ma quando la sera si fa tarda è raro che si trovi aperto il portone, se non quello dell’oratorio per le solite (e impagabili) attività nelle quali non si fa caso all’ora. E allora che ci fanno quelle luci accese che si scorgono nella trasparenza delle vetrate? E quella gente che entra ed esce attraversando il sagrato, nel buio del paese o del quartiere?
È l’effetto della «Lunga notte delle chiese», che dall’imbrunire del 7 giugno offre in tutta Italia decine di possibilità per l’esperienza sorprendente di trovarsi in una navata senza il richiamo di un appuntamento religioso o culturale, ma semplicemente per assaporare la bellezza dell’arte che nei secoli ha dato forma alla fede. O del silenzio. Perché nella quiete assoluta........
© Avvenire
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