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Vittoria di Todde e ricadute nazionali Il primo bagno di realtà (politica) per Meloni

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27.02.2024

Capita a volte, specie negli ultimi anni, che l’ascesa impetuosamente rapida di un leader politico-istituzionale porti a sviluppare una certa ipertrofia dell’io che poi diventa fra le cause di una altrettanto perentoria battuta d’arresto. Per Giorgia Meloni potrebbe essere arrivato questo momento con la sconfitta di Truzzu ribattezzato “Trux” (per via di un suo tatuaggio) alle elezioni in Sardegna, anche se è presto per dire che è cambiato il vento, come legittimamente dicono le opposizioni. La sconfitta infatti – ecco il rovescio della medaglia – potrebbe anche divenire salutare se la presidente del Consiglio, da politica di esperienza quale rimane, saprà meditare sull’accaduto con umiltà e consapevolezza, superando gli scossoni nella maggioranza al governo del Paese e ricostruendo, anzi, migliori relazioni con i suoi alleati di coalizione.

Dicevamo che non è la prima volta che capita nei tempi recenti: l’abbiamo visto soprattutto con Matteo Renzi e la sin troppo nota sovraesposizione sulla sua riforma costituzionale (poi bocciata al referendum). E si è ripetuto in fondo con un non politico quale Mario Draghi, nella convinzione di poter salire al Quirinale anche al di là del volere dei partiti (ed è finita coi partiti in processione da Mattarella per implorarlo del bis).

Per la leader di Fratelli d’Italia, ormai adusa ai palcoscenici........

© Avvenire


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