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Hanno stropicciato la manovra (e un po' anche il Parlamento)

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18.12.2025
Siamo arrivati a una legge di Bilancio stropicciata. Nel metodo e nel merito, con una raffica di giri di vite su quelle pensioni per le quali il centrodestra – ora più "forneriano" della Fornero – tradisce con una doccia fredda di realismo contabile le promesse, fatte quando era all’opposizione, di uscite dal lavoro sempre più comode. E con un insieme di misure che non disdegnano nemmeno qualche tassa in più, di cui alla fine è difficile cogliere il filo logico. Riscritta a metà dicembre per fare 3,5 miliardi di concessioni gradite alle imprese (che si lamentavano), dopo aver colpito invece banche e assicurazioni. Ma andiamo con ordine, in attesa ancora di vedere il testo definitivo di quella che una volta era la legge “regina” e occupava il Parlamento da ottobre per tre mesi interi, con approfondite discussioni, in quella che formalmente ancora si chiama “sessione di bilancio”. Oggi è svilita a un provvedimento raffazzonato, arrivato al 17 dicembre senza nemmeno l’ombra di un voto parlamentare. Uno spettacolo avvilente per un Paese che nel referendum del 2016 ha difeso il bicameralismo paritario. E avvilente – va detto – in primis per i parlamentari, ridotti a pigiare........

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