Editoriale La rivoluzione digitale al Summit del futuro
Come in occasione di ogni grande rivoluzione tecnologica, il mondo si divide tra chi vede in essa una grande opportunità di trasformare il mondo e chi ha paura del cambiamento e cerca in tutti i modi di ostacolarlo, o almeno di rallentarlo. Non dobbiamo quindi sorprenderci che l’accelerazione della rivoluzione digitale, specialmente lo sviluppo velocissimo e tumultuoso dell’Intelligenza artificiale, stia provocando una polarizzazione tra contrari e favorevoli, nonché, all’interno di questi ultimi, uno scontro/competizione tra chi (Stati e imprese) intende assumere una posizione dominante per sfruttarla ai propri fini (politici, economici, ecc.), compresi quelli di controllo degli individui (di volta in volta cittadini, elettori, risparmiatori, consumatori, ecc.).
I leader del mondo, compresa Giorgia Meloni, saranno chiamati domenica prossima a discutere, nell’ambito del “Summit del futuro” dell’Onu, anche questo tema e a firmare, all’interno del “Patto sul futuro”, anche l’accordo dedicato alle questioni digitali. L’obiettivo del Global digital compact, il primo di questo tipo presentato a un vertice internazionale e al quale ha lavorato la commissione di cui fa parte padre Paolo Benanti, è quello di plasmare questa nuova ondata d’innovazione tecnologica........
© Avvenire
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