Analisi Perché siamo sui social (parte seconda): il tempo della persona
«Perché siamo sui social? Cosa ci aspettiamo da queste piattaforme?». Queste le domande che venerdì scorso su questo giornale Gigio Rancilio ha posto a tutti noi, in un editoriale ricco di spunti di riflessione intitolato “Perché il caso Musk ci interpella tutti. Vivere i social senza scappatoie”. Sarà perché l’ha scritto su Avvenire, sarà perché Rancilio condensa la risposta in una sola parola: responsabilità, la lettura dell’articolo mi ha portato a riflettere sul fatto che nel cristianesimo non esiste la “responsabilità oggettiva”, ma si richiama sempre la responsabilità personale. I Dieci Comandamenti e il comandamento dell’amore si rivolgono sempre solamente a me, alla singola persona. Questa premessa ci aiuta a mettere un fuoco un punto decisivo, ma normalmente eluso nel dibattito sul digitale: non siamo inesorabilmente schiavi dei meccanismi dei social. Al contrario, capire il meccanismo di funzionamento delle piattaforme ci consente di declinare tutta la nostra personale responsabilità.........
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