L'intervento Punito chi salva. Così si sguarnisce la prima linea dei soccorsi
Riportare in Libia i migranti è considerato un reato. E l’Italia continua a sanzionare le Ong che soccorrono Più morti e meno soccorsi. Accade in questi giorni. Se un Paese in grave emergenza, con rischi e pericoli mortali in corso, rinunciasse, anzi bloccasse, una parte dei soccorsi, diremmo che è follia. Politicamente e umanamente. Chi bloccherebbe gli “angeli del fango” che accorrono, magari in modo un po’ disordinato ma con un grande cuore, in occasione delle sempre più frequenti alluvioni? Nessuno. Chi fermerebbe lo splendido mondo del volontariato che ogni giorno, gratuitamente, è al fianco degli ultimi, dei fragili, degli scartati? Nessuno. Invece accade in Italia. Mentre quasi ogni giorno ci arrivano notizie di naufragi lungo le coste tunisine, libiche o davanti Lampedusa, le autorità italiane bloccano per decine di giorni le imbarcazioni delle Ong, “colpevoli” di aver soccorso troppo, di aver salvato troppo e, soprattutto, di non aver collaborato con la........
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