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A Palermo e in Calabria Il no alla mafia che vuole usare la Chiesa

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27.04.2024

Alla mafia piace la Chiesa. Ma quale Chiesa? Quella che può fungere da “palcoscenico”, da usare per apparire. Una Chiesa esteriore, per dare spettacolo del proprio potere. E così garantire il consenso. Perché, è bene ricordarlo, senza consenso non sarebbe mafia. Non è solo violenza e prevaricazione. Chiesa esteriore, non religiosità, non spiritualità. Una Chiesa vuota. Tutta per sé. Così la mafia usa, gestisce, corrompe, le feste patronali, le processioni. Vuole che i santi si inchinino al suo potere. Trasforma eventi di pietà popolare in “fatti propri”, “cosa nostra”. Ma trasforma anche momenti personali, familiari, di intimo rapporto con Dio, in esibizione di potere. Così il boss Tommaso Lo Presti, uscito dal carcere a fine 2023 dopo 12 anni, e la moglie Teresa Marino, anch’essa pregiudicata per mafia, e finita in galera come cassiera del clan........

© Avvenire


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