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Guerra in Ucraina "Putin era pronto a concessioni". Perché fallì il negoziato nel 2022

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16.04.2024

Vladimir Putin

I negoziati di pace tra Russia e Ucraina avviati dal 28 febbraio 2022 (a 4 giorni dall’invasione delle truppe di Mosca) erano molto più vicini a un accordo di quanto potesse allora apparire, e forse non c’è stato un unico elemento che li ha fatti poi fallire. Di certo, non fu un intervento dell’allora premier britannico Boris Johnson, come spesso sostenuto dal Cremlino, anche se l’Occidente rimase tiepido dinanzi alla trattativa. Quello che si può imparare da quella vicenda, ora rivelata in dettagli inediti da una ricostruzione degli storici e analisti politici Samuel Charap e Sergey Radchenko su “Foreign Affairs”, è che anche Putin era pronto, almeno fino alla vigilia di un potenziale incontro con Zelensky, a concessioni importanti.

“I colloqui – scrivono Charap e Radchenko – partirono il 28 febbraio in una delle spaziose residenze di campagna di Lukashenko vicino al villaggio di Liaskavichy, a circa 30 miglia dal confine tra Ucraina e Bielorussia. Al primo incontro, i russi hanno presentato una serie di dure condizioni, chiedendo di fatto la capitolazione dell'Ucraina. Ma mentre la posizione di Mosca sul campo di battaglia continuava a deteriorarsi, le sue posizioni al tavolo dei negoziati diventavano meno esigenti. Così, il 3 e il 7 marzo, le parti tennero un secondo e un terzo round di colloqui, questa volta a Kamyanyuki, in Bielorussia, appena oltre il confine con la Polonia. La delegazione ucraina presentò le proprie richieste: un cessate il fuoco immediato e la creazione di corridoi umanitari che permettano ai civili di lasciare in sicurezza la zona di guerra. Fu durante il terzo round di colloqui che russi e ucraini sembra abbiano esaminato per la prima volta alcune bozze di accordo. Secondo i russi, si trattava di bozze la delegazione aveva portato da Mosca e che probabilmente riflettevano l'insistenza sullo status di neutralità dell'Ucraina”.

Vi fu poi un’interruzione di tre settimane degli incontri di persona, con scambi........

© Avvenire


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