menu_open
Columnists
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close
Aa Aa Aa
- A +

Analisi La tecnologia civile trasformata in arma di guerra. E nessuno è più al sicuro

6 0
18.09.2024

In un episodio del 2012 della serie tv Homeland, il vicepresidente americano William Walden viene assassinato da un terrorista che prende il controllo del pacemaker connesso a Internet dello statista e ne accelera il battito cardiaco fino a provocargli un infarto. Sembrava fantascienza distopica. Ma gli esperti di sicurezza informatica avvertivano già allora che tali dispositivi erano vulnerabili alle intrusioni da remoto da parte di hacker. Già nel 2007 - riferì la rivista Science - il cardiologo del vero vicepresidente Dick Cheney aveva disabilitato la funzionalità wireless del suo pacemaker proprio a causa di quel rischio.

La sequenza di Homeland era impressionante, e si trattava di pura finzione. Martedì e ieri, in Libano e Siria, una scena altrettanto terribile si è ripetuta migliaia di volte in simultanea, uccidendo, mutilando o, soprattutto, accecando i possessori di cercapersone e walkie-talkie sabotati. E all’origine c’è sempre la manipolazione malevola di strumenti tecnologici. I pagers e le radio portatili non sono certo l’ultima frontiera delle telecomunicazioni.........

© Avvenire


Get it on Google Play