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Analisi Cento giorni di rivoluzione in America. Ora ne restano cento per convincerla

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23.07.2024

Kamala Harris e Donald Trump - Ansa

In ogni elezione presidenziale americana, si attende o si teme – dipende da chi ne beneficia – la October surprise, l’evento inatteso che a pochi giorni dal voto può cambiare l’intero corso della campagna presidenziale. Nel 2024 c’è stato un anticipo delle sorprese, che però hanno preso la piega di accadimenti rivoluzionari più che di inaspettate novità. Prima il dibattito anticipato fra i candidati e lo psicodramma di un presidente improvvisamente giudicato dal suo stesso partito inadatto mentalmente, a causa dell’età avanzata, a reggere la sfida per un secondo mandato. È arrivato poi il tentativo di uccidere l’aspirante inquilino della Casa Bianca, a sua volta ex presidente, che corre per la terza volta consecutiva e ha evitato la morte per un centimetro. Infine, domenica, quello che qualcuno ora non esita a definire una sorta di colpo di Stato: la pressione convergente dei democratici per imporre di fatto a Joe Biden la rinuncia al tentativo di ottenere una nuova investitura popolare.

Mancano poco più di cento giorni all’apertura dei seggi, e gli Stati Uniti non sanno ancora per certo chi sarà lo sfidante di Donald Trump il quale, con l’orecchio destro fasciato, pregusta la vittoria e fa trapelare un programma che elettrizza metà America, non dispiace alle grandi autocrazie, mentre........

© Avvenire


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