Giornata contro la tratta Le nostre sorelle sfruttate, scandalo che non si vuol vedere
Cuore della notte, pronto soccorso di un capoluogo dell’Italia centrale. Accompagno a farsi medicare Lucy, appena maggiorenne del Mali, vittima della tratta, ferita da un cosiddetto “cliente” che le ha chiuso un braccio nella portiera, scaraventava fuori dall’auto per non pagarle la prestazione sessuale mercanteggiata con il suo aguzzino.
Choc, solitudine, paura, vergogna, senso di impotenza di fronte al sopruso, ultimo anello di una catena di ingiustizie. Ecco cosa significa essere una schiava moderna, vittima di tratta. Sappiamo che la tratta è composta da diverse forme di sfruttamento, da quello sul lavoro alla piaga dell’accattonaggio, dalla mercificazione dei bambini così come a quella degli organi.
Lo sfruttamento della prostituzione resta dai dati mondiali al primo posto tra le forme di tratta nel terribile traffico degli esseri umani imponendosi come la terza industria illegale al mondo dopo quella delle armi e della droga. Nella prefazione al mio libro “Donne Crocifisse”, Jorge Mario Bergoglio ha definito lo sfruttamento sessuale delle vittime della tratta «una ferita alla coscienza collettiva, una deviazione all’immaginario corrente». È patologica, infatti, la mentalità per cui una donna vada sfruttata........
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