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Editoriale Malapolitica, quando la questione morale va in cortocircuito

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19.04.2024

C’è bisogno di rompere il circolo vizioso innestato dallo stillicidio quotidiano di notizie sugli intrecci tra politica e illegalità. Spesso, infatti, alla condanna, subentrano rapidamente stanchezza, rassegnazione, noia. Accade anche perché c’è qualcosa di sbagliato nel modo in cui il circuito politico-mediatico trasmette tali notizie. Accompagnate da altre reazioni della politica e presentate diversamente dai mezzi di comunicazione, le notizie di crimini contro la pubblica amministrazione e l’interesse collettivo potrebbero svolgere tutt’altra funzione. Ispirando maggiore determinazione nella lotta contro la corruzione, modi più incisivi per affrontarla, indagini sulle sue cause più profonde ecc. Ma ciò avviene poco, anche per l’uso politico che si fa della questione morale.
A dispetto, infatti, delle migliori intenzioni – che, peraltro, non sempre ci sono – se agitata da un singolo partito o schieramento, la questione morale appare evocata in funzione di un vantaggio di parte, rispondente a un calcolo interessato, strumentale a uno spostamento di consensi ecc. Non aiutano a combattere la corruzione iniziative istituzionali che suscitino il sospetto di essere adottate per colpire avversari politici (specie........

© Avvenire


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