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Il miracolo del buono scuola nazionale

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26.12.2025


I miracoli avvengono ancora: la nuova legge finanziaria introduce il “buono scuola” nazionale. Lo Stato italiano, cioè, ha deciso di aiutare le famiglie poco abbienti a scegliere la scuola per i propri figli. Come Tempi ha già scritto, infatti, è previsto che le famiglie con un Isee inferiore ai 30.000 euro che scelgono di iscrivere il figlio ad una scuola paritaria potranno avere un contributo che può arrivare a 1.500 euro.

Perché ho parlato di “miracolo”? Perché finora in Italia non era mai stato riconosciuto il diritto dei genitori a scegliere liberamente la scuola ritenuta migliore per i propri figli, malgrado che ciò sia previsto dall’articolo 30 della Costituzione; malgrado, cioè, che tale libertà costituisca un vero e proprio diritto costituzionale, che finora è stato sempre disatteso da tutti i governi italiani, di qualunque colore essi fossero. Finalmente questo diritto è stato riconosciuto. Non tutti pensavano che ciò fosse anche solo possibile, mentre altri, addirittura, si erano mostrati sostanzialmente contrari. Invece, finalmente, questo principio è stato riconosciuto, anche se in misura limitata dal punto di vista quantitativo, visto che la spesa complessiva dello Stato non potrà superare i 20 milioni di euro. Ma il principio è stato affermato ed una piccola breccia è stata portata ad un muro che pareva essere incrollabile.

E ciò è avvenuto anche grazie all’insistenza con cui un gruppo di associazioni familiari, coordinate con saggezza da

© Tempi