Progresso è conservazione. Parola di Wendell Berry
Il nome di Wendell Berry risulterà sconosciuto ai più. Chi scrive, per dire, lo ha incontrato casualmente durante la ricerca dottorale incentrata sulla figura di Christopher Lasch (1932-1994), pensatore americano (anch’esso tutto sommato poco noto da noi) molto legato a diverse idee che si ritrovano in Berry.
Quest’ultimo è una figura che definire eccentrica è poco. Di più: non si potrebbe comprendere non conoscendone la storia e il retroterra culturale. Per metterne a fuoco vita e pensiero, è utile munirsi di un testo curato da Jason Peters, e pubblicato dalla Kentucky University Press, Wendell Berry. Life and Work, in cui una ventina di voci ne esaminano appunto i contorni biografici e intellettuali.
Nato nel 1934 in Kentucky, dove ha poi studiato, Berry si sposta per insegnare inglese, letteratura e scrittura a Stanford e New York. Nei primi anni Sessanta, in realtà, viaggia anche in Europa, e in Italia, grazie a una borsa della Fondazione Guggenheim. Ma rimane sempre attaccato alla terra natia, dove ritorna per stabilirsi definitivamente a scrivere........
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