Il Signore degli Anelli. Storia editoriale di un capolavoro
Da quasi un mese si è chiusa la mostra su Tolkien a Roma (bellissima). E ovviamente non si è perso tempo a criticare l’evento per ragioni politiche. Ne aveva parlato qualche mese Annalisa Teggi su queste colonne. D’altronde, si sa, l’occasione fa l’uomo ladro. E in Italia non si perde occasione per dimostrare la propria insipienza ideologica. John R.R. Tolkien (1892-1973) ha dato vita a un capolavoro. Può piacere o non piacere, non è questo il punto. Il problema si verifica quando i paraocchi ideologici coprono la realtà e rendono pertanto opaca, per non dire ottusa, la sua lettura.
È noto che Il Signore degli Anelli si sia prestato a interpretazioni politiche anche le più diverse tra loro. Negli Stati Uniti, per dire, è divenuto simbolo degli hippies. In Italia, invece, l’estrema destra ne ha fatto un pilastro identitario. Succede sempre che quando la politica si immischia in cose non proprie – cioè una volta sì e........
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