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Critica intelligente al conservatorismo che ha perso se stesso

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15.09.2024

C’è conservatorismo e conservatorismo. Meglio, c’è chi parla di conservatorismo perché vi sono partiti o movimenti politici che dicono di rifarsi a tale dottrina, e c’è chi parla di conservatorismo su un piano meta-politico. Il primo caso non c’interessa. Il secondo sì, perché sono le idee a muovere il mondo, anche se la politica, perlopiù per insipienza, tende quasi sempre a ignorarle. Lo nota il filosofo politico Claes Ryn nel suo ultimo ponderoso lavoro: The Failure of American Conservatism and the Road Not Taken (Republic Book Publishers, 2023).

Svedese di nascita, Ryn ha svolto tutta la carriera universitaria negli Stati Uniti. Studioso tra gli altri di Irving Babbitt, Benedetto Croce, Jean-Jacques Rousseau e del conservatorismo come prospettiva meta-politica, ovvero etico-culturale. La sua diagnosi dello stato non esattamente brillante in cui versa il conservatorismo americano, e non solo, parte proprio da qui: mancano le idee, perché si è smarrita l’idea cruciale di cosa sia il conservatorismo. Non un’ideologia tra le altre, ma una filosofia che riposa su principi permanenti.........

© Tempi


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