Crisi dell’Europa o dell’uomo europeo?
Da quando la lessi, mi rimase impressa una frase fulminante di Antonio Rosmini: «Chi non è padrone di sé, è facilmente occupabile». Chiunque non sia in grado di sostenere la propria libertà e la propria responsabilità di uomo, presto o tardi verrà letteralmente occupato da questa o quell’ideologia. Lo confermano gli orrori che lo stesso mondo occidentale ed europeo ha creato nel corso del Novecento. Nazionalsocialismo e comunismo costituiscono il tradimento di una vera fede (trascendente): queste religioni secolari hanno messo in luce la superbia dell’uomo, il suo tentativo di costituirsi come tutto, senza riconoscere alcun limite.
Europa senz’anima?
La crisi dell’Europa – non dell’Unione europea, almeno per come è ora, pare altra cosa: a proposito, a breve uscirà su Lisander il nuovo focus proprio su questo tema, con il saggio iniziale di Robi Ronza – è allora prima di tutto una crisi dell’uomo che la abita. Una crisi forse sempre presente. I totalitarismi, del resto, hanno evidenziato come l’Europa e il........
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