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Come il non-caso Boccia è diventato un caso (e tornerà non-caso)

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10.09.2024
Maria Rosaria Boccia in un ufficio della Camera dei Deputati in una foto pubblicata sul suo profilo Instagram e ripresa da Ansa

L’occhio che scruta e spia voglioso dal buco della serratura è un topos irrinunciabile della commedia sexy all’italiana. Quante volte abbiamo visto armeggiare Lino Banfi o Alvaro Vitali alle prese con improvvisati spogliarelli della Fenech o della Cassini da quel buco, conformazione voyeuristica della pancia profonda degli italiani e trionfo di certi appetiti viscerali che fatte le debite proporzioni e ricontestualizzazioni ancora oggi titillano il sordido gusto del pubblico. L’affaire Boccia-Sangiuliano è, in questo, assolutamente esemplare.

La tragicommedia all’italiana del caso Boccia-Sangiuliano

Una vicenda privatissima, come ricorda con giusta precisazione il legale del giornalista ormai ex ministro Gennaro Sangiuliano, asceso al ludibrio pubblico e alla geologica stratificazione di gossip politico, di rivelazione in rivelazione, di storia Instagram in storia Instagram, con le istituzioni di questo Paese, e pure l’opposizione e una vasta parte del sistema mass-mediatico, a rincorrere le esternazioni della imprenditrice-aspirante consigliere-influencer Maria Rosaria Boccia.

Una vicenda di nessun pregio, se non quello che eventualmente vorranno rilevare le aule di tribunale, quelle contabili e quelle penali, visto che si annunciano esposti. Ma il cui peso, la cui sostanza, è sempre stata piccina. Non però il suo potenziale, esplosivo, gargantuesco, di trash e di morbosità spicciola: l’archetipo del potente che si porta a letto l’amante, facendola del pari ascendere ai vertici del ministero, unisce alto e basso, potere rarefatto e trivialità da rotocalco rosa, e in questa laocoontica conformazione aumenta l’interesse pubblico.

Una sorta di ibridazione tra L’onorevole con l’amante sotto il letto, indimenticata commedia di Mariano Laurenti con Lino Banfi, Alvaro Vitali e Gigi Reder e in cui l’amante è interpretata dalla statuaria Janet Agren, e la storia patria che ha sempre visto nell’uomo di potere, da Mussolini in poi, ma pure prima, soggetto e oggetto di mire espansionistiche erotiche, di........

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