Il nuovo governo francese è nelle mani di Marine Le Pen
Parigi. Un governo sotto stretta sorveglianza di Marine Le Pen. Il nuovo esecutivo francese, annunciato sabato sera all’ora di cena dal segretario generale dell’Eliseo Alexis Kohler, è un esecutivo che strizza l’occhio alla madrina del sovranismo francese, che in qualsiasi momento, con i suoi 126 deputati, e in caso di voto congiunto con i 193 eletti del Nuovo fronte popolare, la coalizione delle sinistre, può farlo saltare.
La “bomba” a disposizione di Le Pen
Dalla promozione al ministero dell’Interno di Bruno Retailleau, esponente dell’ala più conservatrice dei Républicains, alla presenza di un solo esponente della gauche, Didier Migaud come guardasigilli, il neopremier francese Michel Barnier, per la formazione della sua squadra, ha tenuto conto del peso politico di Le Pen, da cui dipende la sopravvivenza del governo. Lo stesso Barnier è un “ripiego” approvato dalla leader sovranista, dopo il suo niet alla nomina a Matignon del socialista Bernard Cazeneuve, ex ministro dell’Interno e capo dell’esecutivo durante la presidenza Hollande, e del gollista Macron-compatibile Xavier Bertrand, ex ministro di Sarkozy e attuale presidente della regione Hauts-de-France.
«È un po’ come la deterrenza nucleare. Il Rassemblement national ha a disposizione “una bomba”, la mozione........
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