Mps-Mediobanca, il ministero del Tesoro fuori dall’indagine. Da Lovaglio il “facilitatore” a Nagel “antigovernativo”: le piste dei pm
Milano – Il ruolo del Mef non è oggetto delle indagini portata avanti dalla Procura di Milano in ambito dell’inchiesta sulla scalata di Mps su Mediobanca, che vede indagati con l’ipotesi di aggiotaggio e ostacolo alle autorità di vigilanza l’imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone, il presidente di EssilorLuxottica e di Delfin Francesco Milleri e l'ad della banca senese, Luigi Lovaglio.
Nella procedura di ABB mediata da Banca Akros (banca d’investimento controllata da Banco Bpm) con la quale il Tesoro ha dismesso, il 13 novembre 2024, il 15% delle quote di Mps, che sono finite nelle mani di Anima, Banco Bpm, Gruppo Caltagirone e Delfin, avrebbe infatti sì mostrato “anomalie e opacità”, ma non trattandosi di gara pubblica, la presunta “violazione dell’obbligo di trasparenza” non comporterebbe un reato.
Certo è che già lo scorso giugno un articolo del Financial Times denunciava in quella cessione........





















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