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Meloni-Schlein, duello a distanza. La premier: “Il campo largo lo abbiano riunito noi”. La segretaria Pd: “Campionessa di incoerenza”

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Roma, 14 dicembre 2025 – Confronto sì, ma a distanza, tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein. Nel momento in cui la prima chiude la nove giorni di Atreju, la seconda parla all'assemblea del Pd. E se la premier lancia frecciate ("il presunto campo largo lo abbiamo riunito noi e l'unica che non si è presentata è quella che dovrebbe federarli"), la segretaria dem la accusa di essere una "campionessa di incoerenza" di cui oramai "sfuma la propaganda". Insomma il ‘botta e risposta’ alla fine c’è, ma non dallo stesso palco sebbene Castel Sant'Angelo e la basilica di San Giovanni in Laterano distino tra loro pochi chilometri.

"C'è chi ha scritto che Atreju è un'ammucchiata – dice Giorgia Meloni nel suo intervento che chiude la kermesse di Fratelli d’Italia –. Non dirò che siamo alla solita puzza sotto il naso di una sinistra rabbiosa che non riesce a mettere insieme nulla di paragonabile e tenta di minimizzare la portata con pregiudizi dozzinali. Le ammucchiate sono quelle che la sinistra ha fatto per anni in Parlamento e tenta di replicare pur di gestire il potere. Qui ascoltiamo con riguardo le persone che non condividiamo anche per confermare a noi stessi e al mondo che non ci ammucchieremo mai con loro". "Mando un messaggio a tutti quelli che continuano a dire la Meloni è sola, 'signori guardatevi intorno'....", continua la presidente del Consiglio ringraziando tutto il partito a partire dai giovani che l'hanno organizzato. Poi attacca, indirettamente, la grande assente Schlein: "Questo è il luogo in cui il valore delle persone si misura solo sui contenuti e chi scappa dimostra di non avere quei contenuti”.

La premier però non si limita a celebrare il successo di Atreju, ma spazia dal fenomeno dei maranza (“chi coltiva odio non può restare nell'impunità, I’Italia non è più la repubblica delle banane........

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