Vertice sulla manovra, Meloni vede i vice. E con Giorgetti predica "serietà ed equilibrio"
Roma, 10 settembre 2024 – Al secondo vertice di maggioranza sulla manovra si presenta anche il direttore d’orchestra. Quando si tratta di soldi, non può mancare il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, assente alla riunione del 30 agosto: repetita iuvant , e lui ripete quello che con un taglio più politico aveva già comunicato in modo chiarissimo la premier: la situazione è quella che è, i paletti sono rigidi, dobbiamo fare i conti con gli obblighi del patto di stabilità e del piano strutturale di medio termine, tanto più che bisogna trattare le condizioni di rientro in sette anni con Bruxelles. Quindi urge adeguato segnale di austerità, pardon, di "serietà ed equilibrio", come sottolinea il comunicato congiunto stilato dai presenti (Meloni, Salvini, Tajani, Lupi, oltre al titolare del Mef). Insomma richieste sì, ma poco esose. Anche perché Giorgetti e la premier hanno un sogno inconfessabile pubblicamente ma preciso: rientrare nel parametro deficit/Pil sotto il 3% già nel 2026. Parsimonia, parsimonia, parsimonia, dunque. Ops:........
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