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La libertà va in fumo

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17.04.2024

Cinque metri, ma allora perché non sei o quattro o dieci? Apriti fumo.

Stefano Lo Russo, sindaco di Torino in quota Pd, la butta sul buon senso ma intanto vuole impartire regole e regolette per fumatori e svapatori all’aperto. Una mossa che presto o tardi rifilerà sanzioni ogni tre per due ai fumatori, sempre più ghettizzati. Un tema che si ripropone come i peperoni dopo pranzo e che già lo scorso anno aveva fatto discutere quando il ministro Orazio Schillaci parlò di “revisione” della Legge Sirchia sul fumo. Allora la parola d’ordine era “aggiornamento”, col ministro che intendeva introdurre regole più stringenti e soprattutto equiparare in tutto e per tutto alle sigarette tradizionali quelle elettroniche e a tabacco riscaldato.

La proposta di vietare il fumo nei luoghi aperti, peraltro estesa anche ai prodotti a rischio ridotto come sigarette elettroniche e riscaldatori di tabacco, è criticabile da molti punti di vista. Prima di tutti da quello delle libertà dell’individuo, perché è sempre preoccupante quando lo Stato si arroga il diritto di........

© L'Opinione delle Libertà


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